VITERBO – Parlare di salute ai giovani, specie sull’importanza della prevenzione: operazione riuscita per il Rotary Club Viterbo che ha portato in città un progetto del Distretto 2080 dedicato al delicato argomento dell’andrologia e della ginecologia.
L’Auditorium Carivit di Valle Faul, ieri mattina, era pieno di studenti dell’Istituto Orioli, quelli delle classi terze, quarte e quinte del socio sanitario e moda e il quarto anno dell’agrario, accompagnati da docenti e dalla dirigente Simonetta Pachella.
Per loro l’accoglienza del presidente Scorzino, che non ha nascosto l’emozione di vederli così numerosi: “Questa è una giornata importante per voi, per conoscere qualcosa di utile. In passato, fino al 2004, almeno i ragazzi avevano l’occasione di sottoporsi a un controllo andrologico durante la visita militare, oggi proviamo a darvi qualche nozione, estesa anche alle ragazze, avendo allargato l’incontro alla parte ginecologica”.
Saluti anche dall’amministrazione comunale, presente con una delegata del sindaco, e dalla direttrice Pachella, che ha ricordato l’importanza del benessere dei ragazzi: “Hanno diritto all’educazione per capire che ci vuole più rispetto per il proprio corpo, su cui restano impresse tutte le nostre azioni compiute negli anni”.
Medici e professionisti sono stati presentati dal prof. Stefano De Spirito, pres. comm. Sanità Rotary club Viterbo, a partire dalla dottoressa Stefania Villarini (Dir, serv, prevenzione Tarquinia): “La salute è benessere fisico, mentale e psicologico, il nostro compito è migliorare lo stato di salute e per questo serve la partecipazione di tutti, modificando gli stili di vita ed eliminando i fattori di rischio come fumo, alcool e abusi”, ricordando il Pap, piano aziendale prevenzione, che interviene su persone e gruppi, imponendosi di raggiungere tutti. “Per questo sono fondamentali le scuole – ha concluso – e voi giovani potete diventare testimoni delle giuste azioni da seguire e diffondere tra amici e famiglia”, un progetto seguito dal dottor Francesco Di Cesare che ha ricordato come nelle scuole che promuovono salute gli studenti raggiungono l’obiettivo scolastico più facilmente.
Il progetto è stato presentato dalla professoressa Daniela Tranquilli, biologa e docente a La Sapienza, che all’interno del Rotary ha avviato questa iniziativa sulla salute: “I ragazzi spesso si fanno domande tra loro, vergognandosi di parlare a casa o con il medico, spesso si basano su internet e passaparola, facendo grandi errori. Oggi esamineremo elementi di biologia che si basano sull’apparato riproduttivo, superate l’imbarazzo e se avete dubbi chiedete, perché prevenire è meglio che curare” ha concluso ricordando il depliant realizzato per il progetto, dove sono descritte le possibili malattie sia maschili che femminili.
L’intervento del dottor Lanzetti, pres. Ordine Medici Viterbo, è iniziato con un accorato appello per la diminuzione delle liste d’attesa: “La prevenzione è importante anche per ridurre i costi e l’accesso alle cure, per questo dobbiamo cambiare le cose. A voi – ha proseguito rivolgendosi direttamente ai ragazzi – spetta fare scelte di vita adeguate per ridurre l’incidenza delle complicanze future. E’ importante anche la psiche, perché il corpo esegue gli ordini ricevuti e questo è patrimonio per il rispetto del proprio corpo. La vostra generazione è molto attenta all’ambiente ma prestate attenzione su fumo, alcool e soprattutto droga, sapete quanto è nocivo questo comportamento e va contro la salvaguardia di voi stessi”.
L’incontro è proseguito con la disamina delle cure primarie, grazie alla dottoressa Giulia Corradi che ha ricordato l’importanza degli interventi territoriali prima di giungere in ospedale: “Dobbiamo mettere la salute al centro, con un lavoro di rete e prossimità degli interventi” ha precisato annunciando la nascita delle Case delle comunità, presidiate da sanitari tutti i giorni e ad ogni orario, una micro-comunità con centri specifici, come ad esempio quello anti fumo, nella Tuscia ne sorgeranno 11 con un raggio d’azione di 20 chilometri, o l’infermiere di famiglia, le Uca (Unità di continuità assistenziale), che mutuando l’esperienza della pandemia proseguiranno nell’assistenza dei pazienti, e infine la telemedicina per le malattie croniche.
Dopo l’organizzazione è iniziato il focus dell’incontro incentrato sulle problematiche del convegno. Per primo è intervenuto il professor Antonio Rizzotto (direttore UOC Urologia Belcolle) che ha spiegato la distinzione tra urologia, che riguarda entrambi sessi, e l’andrologia, dedicata all’apparato riproduttivo maschile. “Oggi siamo qui per dare informazioni di base per stare bene e prevenire” commentando le slide illustrative dedicate a possibili rischi dell’apparato maschile, con situazioni da non sottovalutare e ricordando la prevenzione dei tumori.
Il mondo femminile è stato affrontato dalla dottoressa Maria Rita Primeri, anche lei partita dall’apparato riproduttivo per ricordare il suo funzionamento e le possibili patologie: “Un corretto stile di vita aiuta, come lo fa l’attività fisica ma ci sono situazioni da conoscere, affrontare e trattare subito per evitare eventuali problemi futuri”, concludendo ricordando le malattie sessualmente trasmissibili, la vaccinazione e l’importanza dello screening da fare a seconda della propria età.
L’incontro si è concluso con il saluto di Matteo D’Angelo, presidente Rotaract Viterbo, che parlando a ragazzi poco più giovani di lui ha apprezzato il progetto: “E’ bello avere questi incontri così formativi, perché è giusto conoscere e adottare comportamenti corretti, sia per se stessi che per il prossimo, lo dobbiamo fare tutti perché così dimostriamo di volerci bene”.
Plauso dal dottor Luigi Berdini, ex rotariano, che si è complimentato per aver proposto argomenti così importanti: “Ritengo giusto che voi sappiate i rischi corsi, fate attenzione alle vostre scelte”.
Qualche timida domanda, ed era comprensibile visto l’argomento trattato e la presenza di tanti amici, e la certezza che parlare ai giovani è sempre la scelta utile per costruire un mondo migliore, come ha precisato ai ragazzi il presidente Scorzino chiudendo i lavori: “Il vostro futuro dipende da ciò che farete oggi”.