Mario Moscatelli nominato socio onorario del Rotary Club Viterbo

VITERBO – Omaggiare un socio storico per la sua memoria e cultura, la sua capacità e disponibilità infinita, essenza stessa dell’esser rotariano: Mario Moscatelli è stato nominato socio onorario del Rotary Club Viterbo.

La cerimonia nella sede cittadina, dove si sono riuniti il presidente Lamberto Scorzino, il segretario Stefano Bianchini e le socie Fosca Mauri Tasciotti e Simona Tartaglia. Incontro ufficiale, con il suono della campana e l’onore alle bandiere, atti che hanno preceduto la consegna della pergamena di nomina e la “spillettatura” al commosso Mario Moscatelli.

Già prefetto della città e di numerosi altri importanti capoluoghi, tra cui Torino dove ha seguito, anche quale commissario, l’importante macchina di realizzazione delle olimpiadi invernali; ex commissario della Camera di Commercio di Viterbo, rotariano viterbese dal 1978, club per cui ha ricoperto tante cariche tra cui quella di presidente, un curriculum straordinario ma soprattutto un uomo dalla grande personalità ed umanità.

“Mario rappresenta il classico esempio rotariano per la disponibilità e l’affetto dimostrato per la città – ha dichiarato il presidente Scorzino appuntando la preziosa spilletta – con questo gesto vogliamo omaggiare il suo spirito, quello giusto che contraddistingue la nostra attività”.

“Il Rotary è sempre stato un mio impegno perché ci credo – ha commentato Moscatelli – siamo riuscito a fare sempre tante cose, con la voglia di proseguire, senza mai farsi abbattere dagli ostacoli. Ogni cosa che ho fatto mi sono sentito sul campo per aiutare, perché ‘mi piace piacere’, certo, ma soprattutto non mi sono mai sottratto alle responsabilità”.

Per lui anche la testimonianza di Fosca Mauri Tasciotti: “Ho conosciuto Mario tanti anni fa, era prefetto ed io consigliere delegata alla cultura e insieme avemmo l’onore di inaugurare il Museo civico, che era chiuso da anni. Seguimmo insieme i lavori, ogni sera eravamo lì, fino alla cerimonia con il presidente Scalfaro. Non solo, era presente anche nel recupero del Ridotto dell’Unione che, da quel momento, divenne sede della scuola musicale comunale. Sempre presente, con la sua eleganza e disponibilità”.